18/02/20 by Stefano Brambilla
State preparando un viaggio in Islanda o volete semplicemente immergervi nelle atmosfere nordiche? Abbiamo preparato per voi una piccola guida incompleta ad alcuni titoli che ci paiono particolarmente adatti a chi vuole scoprire qualcosa di più sui tratti salienti che caratterizzano quest’isola speciale. Un’isola che, tra l’altro, pubblica il maggior numero di libri pro capite del mondo, e dove basta guardarsi un attimo in giro per scoprire che anche il barista, l’imbianchino, l’avvocato qualcosa nel cassetto l’hanno scritto, e chissà, un giorno lo pubblicheranno. E un’isola dove la Vigilia di Natale è tradizione regalarsi un libro e poi si passa la notte a leggerli in famiglia. Giusto per far capire l’amore degli islandesi per le parole.
La casa editrice Iperborea pubblica da tempo la maggior parte delle opere nordiche in Italia: trovate sul suo catalogo molti altri autori per approfondire questa lista. Qui abbiamo voluto anche includere opere di italiani che si sono lasciati affascinare dal ghiaccio e dal fuoco, un paio di libri fotografici, un racconto a fumetti e alcune guide: un mix perfetto per sfogliare e iniziare a immaginare. NB – i numeri non vogliono essere una classifica.
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5. TAKK. PERDERSI IN ISLANDA
Testo e disegni di Epi, Beccogiallo editore – pag. 184, 18 euro
La prima graphic novel sull’Islanda è stata firmata da Epi, una giovane artista piemontese che “a diciassette anni finisce in Islanda per motivi di studio (e per sbaglio) e se ne innamora perdutamente”, come recita la prefazione del libro. Protagonista lei stessa, che si disegna in bianco e nero mentre vaga per l’Islanda per capire che cosa rende l’isola così speciale. Esperienze, incontri, ricordi, interviste si susseguono nei brevi capitoli a fumetti, facendo entrare anche noi, a poco a poco, con delicatezza, nelle atmosfere e nello spirito che permeano il Paese. Tra i protagonisti assoluti, il fragile rapporto dei suoi abitanti con la natura: un concetto difficile da capire per chi viene da un mondo che dalla natura è ormai lontano (esemplare in questo senso l’intervista alla curatrice del Museo locale).